Infortuni nelle scuole al tempo della pandemia da covid-19

L’anno 2020 è stato caratterizzato dall’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19 che ha condizionato l’andamento degli infortuni degli studenti. Nelle scuole pubbliche statali, infatti, nel 2020 è stato registrato un calo delle denunce di infortunio del 70% rispetto al 2019, passando da 78.875 a 23.509. A segnalarlo è numero di agosto del mensile Dati Inail.

 Sette casi su dieci sono concentrati nei due mesi in presenza

Analizzando il fenomeno infortunistico su base mensile emerge, che nei mesi del 2020 in cui la scuola è stata interessata dalla DaD gli infortuni degli studenti hanno subito un brusco calo. Il 68%, pari a 15.927 casi, si è verificato infatti nei soli mesi di gennaio e febbraio, caratterizzati dalla didattica in presenza, mentre quelli denunciati nel periodo da marzo a giugno, mesi in cui le lezioni sono state svolte a distanza, sono stati poco più del 2%. Rispetto al 2019 per il solo mese di gennaio 2020 si è registrato un lieve incremento del 2,7% (da 8.093 a 8.313 casi), mentre a partire da febbraio è iniziata una diminuzione che, tra marzo e giugno, è stata mediamente del 98,7%.

La copertura assicurativa

L’Inail ricorda che gli studenti delle scuole statali di ogni ordine e grado godono della copertura assicurativa, erogata mediante la gestione diretta per conto dello Stato, solo per gli infortuni avvenuti nel corso delle attività di laboratorio e di educazione motoria, durante i viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo e nelle esperienze di scuola-lavoro. Gli infortuni degli studenti in itinere, ovvero quelli occorsi durante il tragitto di andata e ritorno tra la casa e la scuola, non sono invece tutelati, così come quelli che si verificano durante il percorso dall’abitazione a quello in cui si svolge l’esperienza di lavoro. Sono invece tutelati quelli che si verificano tra la scuola e il luogo in cui lo studente svolge l’esperienza di lavoro, che è considerato prolungamento dell’esercitazione pratica, scientifica o di lavoro e quindi riconducibile all’attività protetta svolta durante tale esperienza.

Didattica a Distanza

Anche la didattica a distanza (DaD), che per esigenze sanitarie l’anno scorso si è imposta come forma di insegnamento privilegiata per molti studenti, è tutelata dall’Inail come le esperienze tecnico-scientifiche o le esercitazioni pratiche e di lavoro effettuate “in presenza”, in quanto prevede l’utilizzo da parte di studenti e insegnanti di dispositivi elettronici che costituiscono, di per sé, fonti di esposizione al rischio, come avviene per esempio per l’apprendimento di lingue straniere attraverso l’utilizzo di macchine elettriche, già coperte dall’assicurazione Inail.

Conoscere i pittogrammi per riconoscere il rischio

La gestione della salute e sicurezza in ambito scolastico, sottolinea l’Inail, richiede molta attenzione da parte del Dirigente e dello specifico servizio di prevenzione e protezione nonché l’adozione di una serie di adempimenti non sempre di facile attuazione. La cosa importante dovrebbe essere far comprendere agli studenti quali sono i comportamenti e le azioni da mettere in atto per la sicurezza propria e altrui, anche insegnando ad individuare i pericoli e i conseguenti rischi attraverso un processo di valutazione del rischio.
Questo aspetto fa parte dell’importante onere che ha la scuola di istruire e formare i ragazzi per preparali al futuro; anche i cosiddetti “comportamenti sicuri”, che devono essere memorizzati nell’ambito della sicurezza scolastica, dovrebbero rimanere come bagaglio culturale dei futuri lavoratori.
“Salute”, “rischio”, “sicurezza”, “protezione” sono concetti talora lontani dall’esperienza scolastica, ma molto importanti che andrebbero assimilati in età giovane per essere sviluppati in età adulta, sia nella vita personale che in quella lavorativa.

Uso delle sostanze e delle miscele chimiche

Esempio è rappresentato dall’uso di sostanze e miscele chimiche, che quotidianamente gli adulti utilizzano. Se si seguono alcune regole fondamentali, il loro impiego è del tutto sicuro tuttavia è importante essere consapevoli dei rischi per la salute, la sicurezza e l’ambiente a cui questi prodotti espongono se utilizzati in modo inappropriato.
Prime nozioni di base e prime istruzioni su come impiegare correttamente i prodotti chimici e su come sono comunicati i rischi da essi derivanti, vengono ricevute a scuola. I ragazzi dovrebbero essere in grado di riconoscere un prodotto chimico, associare ad esso il rischio principale descritto dal pittogramma, saper reagire in caso di incidente. Tutte queste informazioni si trovano sull’etichetta dei contenitori. Infatti, una delle principali misure di prevenzione da mettere in atto quando si manipolano sostanze o miscele chimiche è la lettura delle etichette poste sui loro contenitori. L’etichetta consente di comunicare la classificazione di pericolo agli utilizzatori di una sostanza o di una miscela, per avvertirli della presenza di un pericolo e della necessità di gestire i rischi associati.

Fonte: Inail

Per approfondire

Dal sito dell’Inail – Dati Inail Agosto 2021 – Suona la campanella per studenti e docenti – Scuola e infortuni in tempo di Covid-19 – I pittogrammi: impariamoli a scuola – Customer satisfaction Inail: sempre sopra gli obiettivi anche in stato di pandemia (pdf)
Dal sito dell’Inail – Regolamento CE) n. 1272/2008 del 16 dicembre 2008, denominato regolamento CLP (Classification, Labelling and Packaging – Classificazione, Etichettatura, Imballaggio), entrato in vigore nell’Unione europea il 20 gennaio 2009, ha introdotto un nuovo sistema di classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze e delle miscele che ha abrogato le direttive 67/548/CEE (DSP: Direttiva sulle sostanze pericolose) e 1999/45/CE (DPP: Direttiva sui preparati pericolosi).