Dossier donne 2024: analisi del fenomeno infortunistico e tecnopatico al femminile

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Il Dossier donne, curato dalla Consulenza statistico attuariale e pubblicato ogni anno dall’Inail in occasione della Giornata internazionale della donna, riporta una rappresentazione degli andamenti degli infortuni e delle malattie professionali declinati al femminile, secondo le principali variabili di interesse, tra cui l’età, la nazionalità, il territorio, l’attività svolta, la modalità di accadimento e le cause.

Dal Dossier emergono vari aspetti legati al mondo del lavoro delle donne, fortemente condizionate dal triplice ruolo di moglie-madre-lavoratrice. Ad esempio, le difficoltà di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro rappresentano una fonte di rischio per la maggioranza delle lavoratrici.

Nel 2022 l’incidenza degli infortuni “fuori azienda”, che comprendono gli infortuni in itinere e quelli avvenuti in occasione di lavoro con mezzo di trasporto coinvolto, è stata di circa il 17% per le donne e del 15% per gli uomini. Per i casi mortali, la percentuale femminile sale al 61,7% (82 decessi sui 133 del 2022) e quella maschile al 44,2% (492 su 1.114).

I dati dimostrano che la strada provoca in proporzione più infortuni tra le donne, perché maggiormente impegnate, appunto, nella conciliazione tra vita professionale e vita privata, con inevitabili ripercussioni sulla frequenza degli spostamenti e sui tempi di recupero dalla stanchezza.

Inoltre, le professioni sanitarie e sociali, che vedono un maggiore tasso di occupazione da parte delle donne, stanno diventando sempre più pericolose, a causa delle violenze e delle aggressioni sul posto di lavoro, così come, negli ultimi anni, l’invecchiamento della forza lavoro sta facendo aumentare la quota
degli infortuni tra gli over 50 e in particolare tra le lavoratrici.

Circa il 15% di tutti gli infortuni al femminile del 2022 ha riguardato le lavoratrici con un’età compresa tra i 50 e i 54 anni che risultano, quindi, le più colpite. Inoltre, dei 133 casi mortali femminili avvenuti nello stesso anno, oltre un quinto, con 27 casi, riguarda la classe di età 50-54 anni.

Questo Dossier, spiega l’Inail, viene pubblicato come segno di attenzione e sostegno al mondo del lavoro femminile, nella profonda convinzione che garantire pari opportunità nel mercato del lavoro significhi, in omaggio al principio costituzionale di eguaglianza, combattere ogni forma di discriminazione basata sul genere, con riferimento sia alle discriminazioni professionali e retributive, sia alla tutela della salute e sicurezza, riconoscendo l’esistenza di rischi specifici legati al genere, anche in considerazione delle diversità morfologiche e biologiche esistenti tra donne e uomini.

Fonte: Inail

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